Il Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale, come si evince anche dal titolo stesso scelto, si prefigge di rispondere a una doppia esigenza di formazione: linguistica (centrata sullo studio della lingua italiana e delle principali lingue straniere) e culturale (centrata sull'ampio spettro culturale che vivifica quelle lingue). Tale esigenza formativa scaturisce dal fatto che il ruolo del mediatore linguistico (che investe di fatto tutti gli ambiti della comunicazione internazionale e acquista una posizione sempre più centrale via via che la realtà con cui interagiamo diventa sempre più globalizzata) non può essere svolto possedendo una mera abilità di carattere linguistico, ma necessita di competenze più variegate (che coinvolgono ad esempio l'economia aziendale, l'informatica e le dinamiche multiculturali) e di una elevata cultura generale (rivolta alla composizione geografica del mondo, alla letteratura e linguistica italiana, alle letterature straniere, alla linguistica generale e applicata, alla riflessione filosofica, alle arti contemporanee, cinema compreso, ecc.). Il mediatore linguistico che può esercitare la propria attività sia come "Istruttore in campo linguistico" sia come "Corrispondente in lingue estere" impiega la propria preparazione linguistico-interdisciplinare-metodologica ai fini di utilizzare in prima persona (o di insegnarlo ad altri) le strutture linguistiche finalizzate ai rapporti istituzionali-aziendali-culturali con l'estero (redigere lettere in lingua straniera, predisporre documenti che utilizzino linguaggi settoriali, rispondere al telefono, prendere appunti in lingua straniera ecc.) in contesti multietnici e multiculturali, in ambito nazionale ed estero. Tali obiettivi vengono raggiunti, a partire dal I anno di corso, grazie all'approfondito studio, sia pratico sia teorico, di due lingue straniere oltre all'italiano. Negli anni successivi, oltre al potenziamento delle strutture linguistiche e della riflessione teorico-culturale, gli studenti acquisiscono, mediante lezioni frontali, esercitazioni, seminari e varie attività di contesto collaterali (partecipazione a convegni, cineforum culturali in lingua straniera, conferenze plenarie, giornate interattive di studio ecc.), approfondite conoscenze teorico-pratiche relative alla contestualizzazione delle lingue studiate e delle loro culture.
L'intero percorso didattico-formativo è infatti mirato all'acquisizione di conoscenze teorico-pratiche utilizzabili in contesti di mediazione linguistica e interculturale.
I laureati del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale possiedono:
- una conoscenza approfondita, teorica e pratica, di due lingue straniere, oltre all'italiano;
- la capacità di porre in relazione le lingue e i contesti geografico-culturali stranieri, in particolare riguardo all'ambito letterario, con la propria lingua e il proprio contesto geografico-culturale, e di comunicare e trasmettere le conoscenze e le abilità acquisite in tali ambiti;
- una formazione di base in linguistica teorica e applicata;
- la capacità di utilizzare i principali strumenti informatici in tutti gli ambiti della comunicazione e della ricerca linguistica.