Brevetti
Il brevetto conferisce il diritto di esclusiva, temporaneo (per 20 anni dalla data di deposito della domanda) e territorialmente delimitato (negli Stati scelti), di utilizzare una invenzione e il diritto di impedire che altri la sfruttino senza il consenso del titolare.
Cosa è possibile brevettare?
Si possono brevettare le invenzioni, innovative ed inedite soluzioni ad un problema tecnico, che hanno una applicazione industriale. Non tutto ciò che è nuovo ed ha una applicazione industriale è brevettabile, non lo sono:
le scoperte, le teorie scientifiche, i metodi matematici; i piani, i principi e i metodi per attività intellettuali, per gioco o per attività commerciali e i programmi di elaborazione (software); la presentazione di informazioni;
i metodi per il trattamento chirurgico terapeutico del corpo umano o animale e i metodi di diagnosi applicati al corpo umano o animale, le varietà vegetali e le razze animali ed i procedimenti essenzialmente biologici di produzione di animali e vegetali.
Come si brevetta?
Nelle università e negli enti pubblici di ricerca italiani, il ricercatore è titolare esclusivo dei diritti derivanti dall'invenzione brevettabile di cui è autore. Perciò, secondo la legislazione italiana e il Regolamento brevetti di Ateneo, il ricercatore/inventore può:
- presentare domanda di brevetto assumendone in proprio le spese e dando comunicazione all'UTT dell'avvenuto deposito (all'università spetta comunque una quota variabile dal 30% al 50% degli utili);
- cedere la titolarità all'università che si farà carico delle spese di brevettazione, conservando il diritto a non meno del 50% degli utili.
L'UTT, avvalendosi anche di consulenze specialistiche, supporta i ricercatori ed il personale dell'Università durante tutto il processo di brevettazione: dalla prima valutazione di brevettabilità, passando alla stesura e il deposito della domanda di brevetto (ed eventuale estensione), sino allo sfruttamento economico delle stesso.
I Brevetti dell'Università
Portafoglio brevetti disponibili a titolarità dell'Università di Sassari.
- Uso di peptidi marcatori di mycobacterium avium paratuberculosis per la diagnosi del diabete di tipo 1
Settore: Biomedicale
- Ceppo di Brevabacillus Laterosporus e metodo per il controllo microbiologico di ditteri mediante formulazioni contenenti lo stesso
Settore: Ambiente e clima
- Metodo di visualizzazione e caratterizzazione del sistema nervoso mediante colorazione combinata per impregnazione metallica ed immunoistochimica
Settore: Biomedicale
- Composto di ossido ternario a base di magnesio e niobio, mesoporoso, altamente ordinato, procedimento per la sua preparazione e suoi usi
Settore: Chimica